Pomeriggio virtuale al Circolo. Insieme a Giuseppe Antonelli, autore di un libro rigoroso e insieme di alto valore divulgativo, Il museo della lingua italiana, appena uscito da Mondadori, potremo visitare le tante sale di un luogo che ancora non esiste e, attraverso le immagini, ricostruire la seducente, ricca storia della nostra lingua.
L’italiano è stato per secoli una lingua fondata sul prestigio letterario: una lingua soprattutto scritta, perché il parlato era dei dialetti. Ma attraverso la lingua non passa solo la cultura intellettuale, passa l’intera vita di una comunità. Passano i cambiamenti sociali, i rivolgimenti politici, l’immaginario collettivo, le abitudini individuali. Ecco perché un viaggio nella storia della lingua italiana non può fermarsi alla lingua letteraria, ma deve prevedere molte tappe nei territori della lingua comune. E un museo della lingua italiana non può accontentarsi di esporre solo testi e documenti, ma deve lasciare spazio alla cultura materiale: agli oggetti che nel tempo hanno segnato la vita di tutti i giorni.
L’incontro sarà introdotto dal professor Angelo Stella, Presidente del Centro Nazionale di Studi Manzoniani.
Giuseppe Antonelli, professore ordinario di Storia della lingua italiana, collabora all’inserto «La Lettura» del «Corriere della Sera», e a Rai Tre. Fra i suoi ultimi libri: Comunque anche Leopardi diceva le parolacce. L’italiano come non ve l’hanno mai raccontato (Mondadori, 2014), La lingua in cui viviamo. Guida all’italiano scritto, parlato, digitato (Rizzoli, 2017), Volgare eloquenza. Come le parole hanno paralizzato la politica (Laterza, 2017).