Il titolo può apparire irriverente, ma il professor Attilio Brilli è uomo di spirito, oltre che uno dei nostri maggiori esperti di quel fenomeno che vide l’Italia diventare epicentro culturale di viaggi di piacere, conoscenza e apprendistato alla vita sociale, intrapresi da molti cittadini d’Europa fra Sette e Ottocento. All’inizio furono i rampolli delle migliori famiglie del Continente, ma ben presto anche le signore, maritate e non, partirono per lunghi soggiorni nel nostro Paese. A loro, Attilio Brilli, insieme a Simonetta Neri, ha dedicato un libro, Le viaggiatrici del Grand Tour. Storie, amori, avventure (Il Mulino). Che cosa mettevano in valigia le signore, o i signori, che lasciavano le brume nordiche per visitare le meraviglie artistiche del paese in cui crescevano i limoni? Erano valigie o grandi, enormi bauli? Qualcuna, fra le più facoltose, beninteso, portava con sé anche le stoviglie di casa, le teiere, le cuoche… Da infaticabile ricercatore di diari, lettere e resoconti di viaggio, Brilli si è messo sulle loro tracce e ne ha raccontato le più diverse, eccentriche storie. E non poteva essere che lui, autorevole specialista di tali studi letterari e “antropologici“, ad aprire un ciclo di lectio magistralis pensate dal nostro Circolo dei Lettori a latere della bellissima mostra alle milanesi Gallerie d’Italia dal titolo Grand Tour. Sogno d’Italia da Venezia a Pompei.
L’incontro sarà trasmesso in streaming dalle Gallerie d’Italia - Piazza Scala e sul nostro canale YouTube.
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Giulio Carlini, La famiglia Tolstoj a Venezia, 1855. © The State Hermitage Museum, St. Petersburg, 2021
Attilio Brilli
©Tavanti Arezzo