Non vi facciamo più caso. Tale è l'abitudine. Dalla nascita all'inevitabile exit, la vita d'ogni individuo, per quanto eccentrico possa sembrare, ha a che fare con il marmo: d'uso comune e quotidiano o gioia e fremito dello spirito quando la “pietra splendente” muta in opera d'arte. Dal bacile in marmo del battistero all'avello. Dall'acquaio - il negletto lavandino di remota memoria - all'ineffabile Apollo e Dafne di Bernini, alle Tre grazie di Canova. Tutto marmo. Anche il blocco “durissimo”, bianchissimo di Carrara, diventato il David, il Mosé, e la Pietà di Michelangelo. Marmo. Lo stesso dei gradini degli scaloni, di certe rampe di civile abitazione. Marmo. E di marmo certe città, e di marmo taluni cimiteri, impropri musei all'aperto. Foreste di marmo che fecero tracollare d'ammirazione e stupore viaggiatori e scrittori. Come Stendhal, Flaubert, Quasimodo…
Questo incontro su Marmo & Letteratura è una curiosa stravaganza. Tuttavia, un’occasione. Per rivolgere, una volta tanto, l'attenzione alla “pietra splendente”, presenza imperante e continua nella vita d'ogni giorno.
Giuseppe Marcenaro, scrittore dalla magnifica prosa, autore del recente Passaporti (Il Saggiatore), saprà stupirci. Divagando sul marmo.
Dopo l’incontro, i nostri ospiti riceveranno in omaggio un biglietto d’ingresso alla mostra Canova | Thorvaldsen. La nascita della scultura moderna, presso le Gallerie d’Italia, sede museale di Intesa Sanpaolo.
Giuseppe Marcenaro